¡GUAU! CHE BONTÀ! LABORATORIO DI CUCINA MESSICANA

di suor Caterina Gatti icms

Hola cari amici, non vi sto scrivendo dalla Spagna, e nemmeno sto ad una lezione di spagnolo, ma semplicemente mi trovo al laboratorio di cucina messicana presso l’Opera FCIM di Villa Troili… “¡Bienvenidos!”, avanti, avanti, c’è posto per tutti… cioè, insomma, magari non proprio tuttissimi in assoluto, sennò non ci stiamo! Ehi, non spingete! Un attimo di pazienza… Ecco, lo sapevo, mi hanno fatto rovesciare la salsa guacamole addosso. E ora ho l’abito azzurro-verde... che non è neanche tanto intonato con le bandierine esposte.

Piccoli chef all’Opera

All’Opera FCIM di Villa Troili, una volta al mese, possiamo trovare giovanissimi apprendisti cuochi alle prese con impasti, sughi e salse, mattarello e cucchiai, farina e uova. Ora, se devo essere proprio proprio sincera, a dire la verità ogni tanto c’è pure qualcuno (soprattutto i maschi!) che si cimenta in piccole palline da tirare addosso a qualche amichetto, ma questa è un’altra storia… Devo dire che c’è tanta voglia di imparare e, soprattutto, desiderio di realizzare dei manicaretti da poter gustare, una volta terminati, insieme ai genitori, per una simpatica cena in fraternità e allegria.

Per il laboratorio del 21 ottobre 2023, vista la tematica sudamericana, abbiamo avuto degli ospiti d’onore: Suor Berenice, Suor Hediberta e Suor Teresa, messicane DOCG! Che sorpresa per i bambini vederle insieme a noi Serve del Cuore Immacolato di Maria, col grembiule e le “mani in pasta” pure loro, intente a spiegare ai vari tavoli, con inconfondibile accento spagnolo, il procedimento per realizzare le pietanze tipiche messicane: tortillas, nachos, chimichanga, chili con carne, churros… Non sono mancati nemmeno gli aperitivi a base di tequila, per i genitori e gli adulti, e quello rigorosamente analcolico per i più piccoli. Se si fanno le cose, si fanno per bene!

Questi appuntamenti culinari mensili, qualsiasi sia il “tema” del giorno, sono sempre momenti di festa e di accoglienza. Anche i dettagli sono importanti, e infatti stavolta vediamo bandiere del Messico appese qua e là, due sombreros (very original!) portati dalle suorine messicane per abbellire la sala, le mitiche lavagnette con i nomi delle pietanze scritti, Cielito lindo e La cucaracha come sottofondo… insomma tutto concorre alla realizzazione di un bellissimo pomeriggio e di una magnifica serata che ci immerge nella cultura di questo Paese così geograficamente distante dalla nostra Italia, ma così simile per bandiera che lo rappresenta!

Imparare, collaborare, e conoscere

Non è che uno se lo inventa a caso un laboratorio di cucina così! Se è vero che i bambini si divertono a partecipare, allo stesso tempo c’è uno scopo educativo che è, anzitutto, quello di imparare qualcosa di nuovo, puntando su una manualità che al giorno d’oggi i più giovani tendono a non sviluppare particolarmente, causa il sopravvento dei mezzi informatici e dell’automatizzazione. Inoltre, c’è un’educazione alla collaborazione con altre persone, maschi o femmine poco importa, di che età ugualmente non conta: lavorare insieme ad un progetto comune, per vedere un risultato tangibile, mettendosi in gioco, e che non sia un qualcosa di meramente scolastico, ma piacevole, distensivo, anche ludico, se vogliamo. Infine, e vale anche per i più grandi, il laboratorio di cucina offre sempre l’opportunità di fare nuove conoscenze che, magari, un giorno si trasformeranno in amicizie.

E allora, che aspettate? Prenotatevi subito per il prossimo laboratorio di cucina! E magari portatemi uno smacchiatore per il mio abito…